Ieri mattina la libreria LEV di Piazza San Pietro si è rivelata impreparata a gestire l’afflusso di persone desiderose di acquistare e leggere “Che cosa è l’uomo?”, l’“itinerario di antropologia biblica” compilato dalla Pontificia Commissione Biblica su richiesta del Santo Padre e presentato il 16 dicembre in Sala Stampa.
Dalla Bibbia al Concilio al quotidiano: una domanda pressante
Non è che all’improvviso tutto il mondo si sia acceso d’amore per l’antropologia teologica e che non chieda se non un compendio di fondamenti biblici (magari!): è piuttosto che i giornali cui è stato permesso di anticipare la notizia hanno enfatizzato il tema dell’omoerotismo come se lo scopo del libro fosse dichiarare che «la relazione erotica omo non va condannata» (virgolettato riportato sull’anonimo redazionale di Rep e ovviamente privo di corrispondenza testuale nel libro).
Peccato banalizzare un libro di ben più ampio respiro, come si evince già solo sfogliandolo: trattasi infatti di «una novità, sia per il contenuto sia per la modalità espositiva» – spiega il card. Luis Ladária (presidente della Pontificia Commissione Biblica nonché prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede) nella Presentazione del libro. E aggiunge:
Non era infatti ancora stata approntata una trattazione che in modo organico esponesse tutti i principali elementi che concorrono a definire cosa sia l’uomo, nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Tematiche per lo più sviluppate isolatamente vengono qui armonizzate in un insieme coerente.
Pontificia Commissione Biblica, Che cosa è l’uomo?, Roma 2019, 4
A dispetto di quanto la titolazione di Rep lasciava intendere, dunque, le “300 pagine” non sono dedicate a stabilire se si possa o non si possa procedere all’agognata “apertura” che l’agenda radicale da decenni ossessivamente chiede alla Chiesa Cattolica, e le 9 pagine dedicate al tema dell’omoerotismo (rubricate in indice al paragrafo “modalità trasgressive” della sessualità umana, insieme con incesto, adulterio e prostituzione) risultano essere meno del 3% del libro.
Per amor di verità si deve pure riconoscere che lo stesso sottoparagrafo “omosessualità”, con le suddette 9 pagine, supera di misura tutti gli altri sottoparagrafi del libro, mediamente confinati tra due o tre pagine, e talvolta compendiati anche in meno di una pagina. Se dunque è disonesto affermare che l’omoerotismo sia il tema del libro, parimenti lo sarebbe minimizzarne il peso specifico: senza dubbio si tratta di un tema tra i maggiori, nonché di uno dei moventi dell’intera operazione documentaria/editoriale. Lo si capisce già dalla prima pagina della già citata Presentazione del Presidente:
Da un lato, infatti, sono insorti squilibri e distonie tra l’agire e il pensare normativo, tra efficienza pratica e coscienza morale, tra crescente specializzazione e visione universale della realtà; e oltre a inaspettati conflitti tra generazioni, si è pure delineato un diverso rapporto tra uomo e donna, con una visione della sessualità contrastante con tradizioni ritenute doverose e consolidate.
Ivi, 3