Famiglia Allargata è una divertente commedia su come la vita può cambiare in modo del tutto inatteso e quando lo fa spesso tu non sei pronto.
In Francia la coabitazione è un fenomeno culturale molto diffuso ed è pertanto inevitabile che il cinema stesso ne tragga risorsa per proporre scenarios mediatici.
Non sempre quello che vediamo sullo schermo è altrettanto esilarante nella realtà. La Francia da tempo ben più remoto dell’Italia è un paese multiculturale dove persone di ogni provenienza si incontrano e si scontrano. Un mondo variegato dove tutto si incrocia ma soprattutto è l’individualismo dominare su tutto.
Ogni singolo individuo è al contempo alla ricerca della propria realizzazione ma che tassativamente deve pesare su chi lo circonda. Altrimenti è come se l’obbiettivo venga raggiunto solo in modo incompleto.
Perché avviene questo ? La risposta apparentemente sembra contorta ma in realtà è molto semplice.
Ormai sono finiti i tempi del post secondo conflitto mondiale. Coloro che emigrano sono “non dei poveri” ma dei frustrati sociali. Frustrati sociali di ogni genere anche per delle cose assurde ed inimmaginabili.
I giovani sono i soggetti più devastanti. Nati e cresciuti a cavallo degli anni ’90 abituati al benessere e all’edonismo, spesso cresciuti in famiglie manipolatorie con coppie genitoriali di cui almeno uno dei due era un narcisista, sono tutti con la mente posseduta da manie di grandezza.
Tutto subito, prima degli altri e senza sforzo, ma lo vogliono perché per loro tutto è un diritto a prescindere.
Questa pellicola esilarante e con toni anche pedagogici in realtà ci mostra magnificamente come uomini adulti, anche se giovani, di adulto non hanno assolutamente niente.
La Francia è piena di uomini di questo “non spessore”, ma ciò che è peggio è che la cosa si aggrava e perde totalmente ogni genere di umorismo se gli “uomini privi di spessore” sono di origine del sud del mediterraneo, della zona caucasica e indistintamente tutti quelli di fede islamica. Questo genere di uomini non solo ha un livello di alfabetizzazione minimo, infatti normalmente entrano con il visto di studenti, ma portano con se stessi tutto un retaggio di convinzioni subdolo e quindi pericoloso. Hanno delle convinzioni abbastanza contorte sia su quelle che sono le forme di assistenzialismo statale sia su quelli che sono i rapporti con le donne. Le donne sono oggetto di desiderio e al contempo vittime di efferate forme di misoginia.
Avere una conoscenza amicale sana è un miraggio e avere un coinquilino può rivelarsi una disgrazia di gran lunga maggiore che scoprire di avere un cancro mortale.
Questa è la realtà di questo paese; forse, la donna francese nel corso di un secolo si è fatta le ossa in uno scenario infernale come questo, ma le statistiche dicono il contrario.
Sempre più maltrattamenti e sempre più truffe vengono effettuate a danno delle donne.
E’ un bel film, ma è onesto dire che è una fiaba che nella realtà non esiste.