Il commento al Vangelo di domenica 19 luglio 2015 a cura di Paolo Curtaz per la XV domenica del tempo ordinario.
Sedicesima domenica durante l’anno
Ger 23,1-6/Ef 2,13-18/Mc 6,30-34
In disparte
Sono andati a predicare la conversione, cacciando i demoni, la parte oscura, e rinsaldando gli infermi, gli instabili.
Il rifiuto a Nazareth non ha scoraggiato il Maestro, anzi.
Ha osato, insistito e ha inviato i suoi discepoli ad evangelizzare.
Lo hanno fatto a due a due, perché la comunione è più importante della bravura del singolo. E senza grandi mezzi, condividendo e restando con chi li accoglieva.
Non sono preparati, né tanto capaci, né particolarmente carismatici.
Ma il risultato è straordinario, tornano entusiasti, gli raccontano quanto è successo.
Grande Gesù, che rende autonomi i suoi discepoli!
Grande Signore, che educa i suoi e li responsabilizza!
È il momento di andare a riposare. Lo sa bene, il Maestro.
Lo sanno un po’ meno i parrocchiani di oggi che arricciano il naso se il proprio parroco si prende cinque giorni per rifiatare. E ancora meno i tanti, troppi, che confondono la vacanza con l’oblio, con lo staccare la spina (a volte anche del cervello!) e lasciarsi cullare dal nulla.
Andare in vacanza con Gesù, che forte!